Emiplegia alternante e problemi gastrointestinali in una ricerca della Duke University

Una ricerca condotta dalla Duke University ha evidenziato che i problemi gastrointestinali sono molto comuni, e talvolta gravi, in chi soffre di emiplegia alternante.  

Sintomi, diagnosi, interventi

Su un campione di 44 persone sotto osservazione, 41 (93%) hanno mostrato sintomi gastrointestinali che richiedono cure mediche. I sintomi includevano costipazione, problemi di deglutizione, vomito, anoressia, diarrea, nausea e dolore addominale.

In 33 persone (80%), si sono verificati sintomi indicativi di dismotilità (ossia la mancata capacità di contrazione coordinata dei muscoli negli organi dell’apparato gastro intestinale per consentire alle sostanze in essi contenute di procedere in un determinato senso). Le diagnosi più comuni sono state la disfagia orofaringea e il reflusso gastroesofageo. Sedici casi hanno richiesto un intervento chirurgico di gastrostomia per consentire la nutrizione e due di fundoplicatio, un’operazione finalizzata a prevenire il reflusso di materiale acido dallo stomaco verso l’esofago.

Correlazione tra gravità dei sintomi e disabilità neurologica  

La gravità dei sintomi gastrointestinali è risultata correlata alla disabilità neurologica dei pazienti, ciò non sorprende poiché tali problemi sono comuni anche in altri disturbi che colpiscono il sistema nervoso centrale. Solo una minoranza dei pazienti in osservazione aveva una risonanza magnetica anormale; questo fatto fa supporre che l’insorgenza di disfunzioni gastrointestinali in soggetti con emiplegia alternante non dipende dalla presenza di specifiche lesioni cerebrali rilevabili da risonanza magnetica. Il numero di pazienti monitorati non ha consentito test statistici sulle possibili associazioni dei sintomi gastrointestinali con l’assunzione di farmaci.

Conclusioni

In conclusione la ricerca ha rilevato che la maggior parte dei pazienti affetti da emiplegia alternante ha problemi gastrointestinali. Questi sono generalmente gravi, più comunemente sono indicativi di dismotilità, spesso richiedono terapie chirurgiche e la loro gravità è correlata a quella delle manifestazioni non parossistiche del Sistema Nervoso Centrale. Alcuni sintomi come il mancato aumento di peso, la diarrea, il vomito, la disidratazione e la stitichezza possono rendere i bambini con emiplegia alternante più vulnerabili non solo a infezioni e malattie intercorrenti, ma anche al peggioramento dei sintomi della malattia stessa. Ciò include l’attivazione di gravi emiplegie prolungate, tetraplegie, distonie e crisi epilettiche che possono provocare una regressione del loro stato neurologico. I risultati di questa ricerca potrebbero aiutare nella guida preventiva alla gestione dei pazienti con emiplegia alternante, nell’intento di limitare l’aggravamento dei sintomi gastrointestinali e ridurre la necessità di interventi chirurgici.

Per approfondire:

Scarica il pdf dell’articolo in inglese Alternating Hemiplegia of Childhood: gastrointestinal manifestations and correlation with neurological impairments, pubblicato sulla rivista Orphanet Journal of Rare Diseases.

  https://ojrd.biomedcentral.com/track/pdf/10.1186/s13023-020-01474-w