“La Mente può tutto”. Andrea Ceroni e le sue passioni senza confini

Sabrina – Comunicazione A.I.S.EA -mentre intervista Andrea su Skype

Il canto è la mia passioneracconta Andrea durante il nostro collegamento via Skype in un caldo pomeriggio di luglio. Ma non solo… Andrea Ceroni, 28 anni compiuti da poco, di passioni ne ha tante, coltivate con tenacia, entusiasmo e determinazione, prima tra tutte la passione per la vita e il sentimento che la muove, l’Amore.

La sua non è una vita semplice, sempre in lotta contro la rara sindrome di emiplegia alternante, una nemica difficile da sconfiggere che Andrea ha quasi trasformato in un’alleata nel suo percorso di ricerca e meditazione approdato negli anni al credo buddista. Never give upleggi tatuato sul suo braccio, un invito a “non mollare mai” difronte alle sofferenze della vita, ma a perseguire i propri sogni con coraggio e fiducia nella forza interiore, perché in fondo il cammino equivale alla meta. Occhi intensi, sguardo serio che si illumina quando sorride, Andrea non ha un carattere semplice ma del resto lo dichiara anche lui nella sua canzone.

“Sono come sono”  è la tua canzone su youtube…da quanti anni canti Andrea? Sono dieci anni e mezzo che pratico canto. Mi hanno detto che non canto benissimo… ma a me non è mai interessato essere un esempio, desideravo solo realizzare quello in cui credo veramente, avere un cambiamento radicale e pensare che l’impossibile si può avverare, come guarire dalla mia malattia. Sono riuscito a stare un po’meglio sia mentalmente che fisicamente e ho inciso la mia prima canzone…

 Come sei riuscito a produrre la canzone e il video musicale? Arrivato a dieci anni di canto mi sono detto ‘ora devo scrivere dieci canzoni’ e così ho fatto. L’idea prevedeva l’uscita di un libro a fumetti e un CD, un progetto ambizioso che non è andato in porto (…per ora) anche per divergenze con le persone che inizialmente mi seguivano. Ma non mi sono perso d’animo, ho continuato a scrivere, intanto avevo chiesto aiuto alla mia insegnante di canto, Cristina. Ho preso spunto dal canale youtube del mio amico Filippo, che ha già inciso due canzoni, e ho pensato che avrei potuto provare anche io. Prima del “lock down” causato dalla pandemia, sono entrato in contatto con Nicola Rosati e abbiamo iniziato a lavorare al primo testo che avevo scritto “Sono come sono”. Nicola è stato molto bravo, non solo mi ha aiutato a realizzare questo sogno, mi ha fatto sentire tranquillissimo durante la registrazione e, tranne in un caso, non mi sono mai bloccato a causa della malattia (L’emozione, lo stress, i cambiamenti ambientali sono tra le cause scatenanti l’emiplegia alternante, una malattia molto rara che provoca la paralisi di parti del corpo e altri gravi sintomi). Stefano Tofi è la persona che ha prodotto il video musicale al quale hanno partecipato diversi amici.

Quanto conta la pratica buddista in questo tuo percorso? Sono convinto che la mente può tutto. Il Gohonzon (oggetto di culto che riproduce l’infinito potenziale all’interno della nostra vita) mi ha dato la forza di credere che posso vincere ogni difficoltà. Ho iniziato a studiare Buddismo cinque anni fa. All’inizio, dopo quindici minuti dovevo smettere perché stavo male, oggi riesco a recitare anche per un’ora se mi impegno. Daimoku è la recitazione dell’invocazione “Nam Myoho Renge Kyo” ossia “Dedico la mia vita alla legge mistica di causa ed effetto”, una pratica che mi aiuta ad acquisire fiducia in me e comprendere gli altri, quindi a gestire meglio anche la malattia. Diverse persone mi hanno accompagnato in questo cammino iniziato anni fa e passato anche attraverso la meditazione. (Tra i nomi che ascoltiamo nel racconto di Andrea ci sono Adriano e Carla e prima di loro Marco, Angela e Renzo).

 Quali altre passioni si sono intrecciate al canto e cosa ne pensa la tua famiglia? La mia famiglia è molto importante, perché mi ha sempre aiutato a realizzare i miei sogni. Oltre a cantare, mi piace scrivere e dipingere (Andrea ha pubblicato nel 2014 il libro Il meraviglioso mondo di Andrea e nel 2015 ha realizzato una mostra di suoi quadri Link alla pagina facebook).

Progetti dopo l’estate? Avrei in programma entro ottobre di realizzare altre due canzoni: “I due mondi” parla di due donne opposte tra di loro e c’è anche un testo dedicato a una ragazza che si chiama Camomilla, nome di fantasia naturalmente… La “Prova del nove” però sarà a gennaio 2021: vorrei iscrivermi all’Accademia di Cinema e Canto, inseguendo il mio grande sogno.

Sulla “prova del nove”, prossima importante sfida per Andrea, si conclude la nostra intervista, augurandogli di raggiungere e andare oltre i propri sogni. Estendiamo l’augurio a tutti i ragazzi rari che vivono passioni comuni affinché le condividano con i loro coetanei in un mondo dove non esistono note stonate ma solo note da valorizzare.

S.B

Se qualcuno dei soci e dei ragazzi A.I.SEA desidera descrivere quale è la sua passione, scrivete a info@aiseaonlus.org e proveremo a raccontarla insieme.