“La speranza di un farmaco” è il progetto di ricerca farmacologica avviato da A.I.S.EA onlus (Associazione Italiana Sindrome di Emiplegia Alternante) con l’obiettivo di individuare una cura efficace per l’emiplegia alternante (Alternating Hemiplegia of Childhood, AHC), una malattia neurologica molto rara che esordisce nell’infanzia e ha effetti devastanti sulla qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. Ad oggi non esistono trattamenti efficaci per la cura di questa sindrome. Lo studio mira all’identificazione e valutazione dell’efficacia in vitro e in vivo di molecole candidate al trattamento dell’emiplegia alternante dell’infanzia. La fase preliminare del progetto (durata prevista 2 anni – costo stimato € 230.000) ha raggiunto lo stadio dei primi test farmacologici, ma servono nuove risorse economiche per continuare a finanziare le ricerche e dare una possibilità di cura ai malati di Emiplegia Alternante
Cos’è e come si manifesta l’emiplegia alternante dell’infanzia
L’emiplegia alternante dell’infanzia è un raro difetto del neuro-sviluppo, descritto per la prima volta nel 1971. Si tratta in genere di casi sporadici, con un’incidenza stimata di circa 1/1.000.000. Nel mondo sono conosciuti poco più di 1.000 casi, di cui circa 50 in Italia.
Nel 2012 un progetto di ricerca internazionale ha identificato ATP1A3 quale gene causativo dell’80% circa dei casi di emiplegia alternante. Il gene ATP1A3, contenuto sul braccio lungo del cromosoma 19, codifica per una proteina responsabile del funzionamento della pompa di scambio degli ioni sodio e potassio, il meccanismo che sta alla base dell’eccitabilità neuronale.
Dal punto di vista clinico, l’emiplegia alternante è caratterizzata principalmente da attacchi di paralisi transitoria di durata ed intensità variabile, che possono interessare un solo lato del corpo (emiplegia) od entrambi (tetraplegia); a questi sintomi si accompagnano ipertonia o ipotonia, tremori, movimenti distonici. Gli episodi critici sono il più delle volte scatenati da eventi specifici, quali variazioni estreme di temperatura, esercizio fisico o contatto con l’acqua, e tipicamente spariscono con il sonno; in circa il 50% dei pazienti sono presenti crisi epilettiche. La comparsa dei sintomi si verifica di solito entro i 18 mesi di età. La prognosi dell’emiplegia alternante è spesso infausta, con degenerazione neuropsichiatrica progressiva, disabilità motoria e talvolta decesso prematuro. L’assistenza ai pazienti è insoddisfacente e i trattamenti ad oggi disponibili non sono efficaci.
La gravità clinica della condizione è ampiamente variabile, anche in relazione al tipo di mutazione del gene ATP1A3 (ad oggi ne sono state identificate oltre 100).
Obiettivi e fasi del progetto
Per questo progetto è stato sviluppato in laboratorio un modello cellulare di emiplegia alternante, inserendo 2 specifiche mutazioni ATP1A3 all’interno di cellule neuronali con l’impiego di un virus come vettore. Questo modello verrà utilizzato con due obiettivi principali:
- Studiare e comprendere i meccanismi con cui le mutazioni agiscono;
- Testare direttamente alcune migliaia di farmaci non tossici nell’uomo, verificando se alcuni di questi siano in grado di rimediare ai malfunzionamenti provocati dalle mutazioni.
I farmaci eventualmente efficaci verranno ulteriormente studiati in laboratorio e successivamente sottoposti agli studi preclinici come richiesto dai protocolli degli enti regolatori. Parallelamente verrà sviluppata e validata una scala di valutazione dell’emiplegia alternante, necessaria per verificare l’efficacia sui pazienti dei trattamenti individuati.
Team di ricerca
Il progetto “La speranza di un farmaco” vede impegnato, in partnership con una famosa società farmaceutica italiana, un team composto da medici e ricercatori di importanti realtà pubbliche e private sia italiane che internazionali: l’Università Cattolica del S. Cuore (Roma); l’Università La Sapienza (Roma); Alchemical Dynamics, startup dell’Università “La Sapienza” di Roma; l’ospedale Bambino Gesù (Roma); la Duke University (Durham, USA); l’I.R.C.C.S. G. Gaslini (Genova).
Il progetto nel dettaglio
I dettagli del progetto si possono richiedere via mail a info@aiseaonlus.org, che potrà fornire una scheda tecnica accurata dal punto vista medico e scientifico.
Come sostenere il progetto
Si può contribuire a sostenere il progetto “La Speranza di un farmaco” per l’emiplegia alternante con una donazione alla nostra Associazione https://www.aiseaonlus.org/donazione/