L’apprendimento di un alunno con disabilità: dalle relazioni umane all’amico robot

Se è certo che nell’apprendimento niente può sostituire l’importanza delle relazioni umane, è pur vero che un valido aiuto alla didattica può arrivare anche dall’intelligenza artificiale, specialmente quando lo studente presenta una disabilità.
L’importanza delle relazioni umane

L’empatia tra alunno e insegnante è fondamentale negli anni della formazione così come la capacità di spiegare e di ascoltare dei docenti nei confronti di bambini e adolescenti, qualunque sia il loro grado di difficoltà nell’apprendere. Questa relazione diventa ancora più determinante quando si tratta di ragazzi con bisogni speciali (BES), con disturbi dell’apprendimento (DSA) o con disabilità più o meno gravi dal punto di vista fisico e intellettivo che rendono necessario un sostegno su misura rispetto allo svantaggio che presentano.

Parimenti essenziale è l’interazione con i compagni che permette ai più giovani di vivere una dimensione di socialità attraverso un confronto stimolante con gli altri, mediato da un adulto. La classe, come la famiglia, è una piccola comunità in cui si specchia il futuro. Dall’aula di una scuola inizia il percorso di crescita individuale in mezzo alla collettività, la conoscenza del senso più profondo della vita: capire le diversità, aiutarsi reciprocamente, sacrificarsi per un obbiettivo comune e gioire per il traguardo del singolo individuo o del gruppo.

L’utilità che riveste l’intelligenza artificiale

La consapevolezza di quanto siano importanti le relazioni umane nella formazione, non esclude l’utilità che riveste l’intelligenza artificiale nel supporto degli alunni con maggiori difficoltà di apprendimento. Per mezzo della tecnologia si possono infatti semplificare alcuni processi conoscitivi.

L’interazione uomo-macchina, grazie ai sistemi intelligenti, è in grado di migliorare l’esperienza formativa in molti ragazzi attraverso specifiche applicazioni che, ad esempio, facilitano la lettura con un sistema di decodifica del testo o agevolano lo studio delle lingue straniere e della matematica. In alcuni casi le cosiddette App vengono in aiuto dello studente grazie all’uso semplificato di dizionari o attraverso l’impiego di mappe cognitive e giochi interattivi che sviluppano competenze trasversali. In genere le App sono dotate di un’interfaccia accattivante con immagini e colori in grado di catturare l’attenzione dell’allievo per invogliarlo a imparare giocando. Molte sono sviluppate con la collaborazione di psicologi, insegnanti e logopedisti.

Applicazioni e software utili

Segnaliamo alcune applicazioni e software utili illustrati nell’articolo “Intelligenza artificiale e disturbi specifici dell’apprendimento” a cura di Sonila Gruda e Francesca Quaratino pubblicato sul giornale delle Scienze Psicologiche “State of Mind” (1/07/2021) e riproposto dal servizio di informazione “Press Inn” (n. 1587/2021).

  • Haiku Deck: utile per chi ha difficoltà nella comprensione del testo. Crea sintesi di concetti con presentazioni semplici e molte immagini a corredo.
  • KidEWords: aiuta a esercitarsi nella scrittura per migliorare l’ortografia e imparare parole nuove. Ha diversi livelli di difficoltà e impiega dei cruciverba per far imparare lo studente.
  • Math and Tap:serve per esercitarsi in matematica, utilizzando un percorso educativo narrativo e ludico. L’interfaccia è stata sviluppata con una cooperazione tra pedagogisti e psicologi.
  • Quick Math Jr. Pack:impiega dei giochi per allenarsi a calcolare e contare, include un propulsore di scrittura a mano che permette ai giocatori di scrivere le risposte direttamente sullo schermo.
  • DSA: si rivolge a famiglie e bambini, insegnanti e specialisti che operano nel mondo dell’istruzione e delle attività di recupero per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Aiuta a riconoscere segnali utili a una diagnosi precoce di DSA, a individuare i sostegni economici messi a disposizione dalla previdenza sociale, a consultare in modo diretto le normative nazionali. Offre una classificazione dei vari DSA da parte di specialisti. Propone giochi per migliorare le abilità di lettura e di calcolo.
  • GimmeFive:sviluppa l’abilità degli studenti a eseguire calcoli a mente. L’ approccio lontano dagli schemi scolastici rende questa app adatta ai bambini con DSA o con disturbi dello spettro autistico.
  • Le Calcolatrici parlanti:sono utili strumenti di facile utilizzo per chi ha difficoltà nel riconoscere le lettere e i numeri, grazie all’ampiezza dei tasti e alla chiarezza vocale.
  • Geometria facile 1: è un software che si sviluppa in 5 sezioni navigabili in libertà per rendere divertente l’apprendimento delle competenze matematiche e geometriche di base.
“Nao”, l’ultima frontiera tecnologica

L’ultima frontiera tecnologica nella didattica è “Nao”, l’umanoide ideato per creare un’esperienza formativa interattiva ed educativa in diversi contesti. L’amico robot è stato impiegato in attività sperimentali con soggetti fragili, come bambini con disturbi dello spettro autistico o con problemi di attenzione e bisogni speciali, perseguendo l’intento di promuovere la loro motivazione, favorire l’interazione e facilitare i processi di imitazione.

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