Non di solo corpo, ma anche di mente ed energia è costituito l’essere umano nella sua complessità.
L’impatto fisico, psichico e sociale di una malattia cronica
Una malattia cronica incide sul benessere dell’individuo non solo in senso fisico, ma anche psichico e sociale, per questo sempre più medici nel mondo stanno comprendendo l’importanza di affiancare alla medicina convenzionale approcci complementari e integrati che rispondano all’esigenza non solo di curare ma anche di prendersi cura dei pazienti.
L’appoccio integrato nelle malattie rare
Nel contesto di una sindrome rara, le terapie farmacologiche messe in campo e la ricerca scientifica per individuare future cure non possono prescindere dall’esigenza da parte delle famiglie di trovare nell’immediato quotidiano strumenti utili a migliorare la qualità di vita dei propri cari in bilico tra la sofferenza e un senso di frustrazione e solitudine. Il processo terapeutico deve orientarsi verso un approccio integrato, evitando di identificare la malattia con il paziente, ma focalizzandosi sull’individuo grazie a cure personalizzate per preservarne lo stato di salute e per recuperare energie e funzionalità psico-fisiche. Al concetto di malattia rara si unisce quello di assistenza ad personam: al centro dell’attenzione viene posto il malato e non la malattia.
Le terapie complementari
Gli esami diagnostici e i trattamenti farmacologici della medicina accademica, che nell’ultimo secolo si è arricchita delle scoperte scientifiche sugli aspetti eziopatogenetici delle malattie, restano il fulcro della cura a cui si possono affiancare terapie complementari di supporto che vanno dagli esercizi per la respirazione, alla manipolazione del corpo, a pratiche meditative, incontri con psicologi e nutrizionisti, fino a stimolare stadi profondi dell’io attraverso la musicoterapia, l’arteterapia la pet terapy. Vengono presi in considerazione non solo lo stile di vita, l’alimentazione, l’attività fisica e il benessere, ma anche la cultura e le convinzioni del paziente.
Negli ultimi anni la medicina integrativa è entrata anche all’interno dei centri ospedalieri: grazie ad una convenzione con la ASL3 Genovese, ad esempio, nel capoluogo ligure, è attivo dal 2014 presso l’Ospedale Gallino di Pontedecimo L’ambulatorio “Antonio Lanza”, un progetto di medicina integrata nato per le malattie rare ematologiche e immunologiche.